Negli ultimi anni, soprattutto in concomitanza con lo svolgimento delle opere rientranti nel cd. “Superbonus”, che ha visto coinvolte diverse tipologie di artigiani e professionisti, in Italia si è sempre più affermata la figura del General Contractor, fino a poco tempo fa riservata solo agli appalti pubblici. E non a caso il termine è stato mutuato dal mondo anglosassone, in cui il General Contractor è già da tempo diffuso anche per gli appalti privati. Potremmo tradurre questo termine come “contraente generale”. Il General Contractor racchiude tutte le professionalità necessarie allo svolgimento dell’opera finita in un unico punto di interesse che funge da primo ed unico appaltatore. Tutti coloro che materialmente lavoreranno all’interno dello stesso progetto, ciascuno per le proprie competenze, sono inseriti in pianta stabile nell'organigramma del General Contractor in modo da creare una vera e propria rete di specializzazioni, tutte tese, in piena sinergia fra loro, al risultato finale, cioè un’opera realizzata a regola d’arte con la maggiore efficienza e con il minor dispendio di energie possibili. Da non confondersi con il già conosciuto sistema dei subappalti, il modo di agire del General Contractor è quello di creare un unico referente anche per la parte burocratica ed amministrativa dell’opera da realizzare, e offrire veramente un servizio completo in ogni ambito della ristrutturazione edilizia, dall’impiantistica all’arredo. Ristrutturare un immobile infatti, soprattutto se residenziale, necessita di tanti compiti e di tante attività che il proprietario dell’immobile si trova a dover affrontare spesso tutte insieme e da solo. Ciò rappresenta un’esperienza a volte veramente stancante che può anche riservare brutte sorprese laddove la scelta degli artigiani ricada su ditte sprovvedute o gli incombenti burocratici non siano svolti alla perfezione a norma di legge. Rivolgersi ad un General Contractor significa centralizzare in un unico punto di riferimento ogni tipo di incombenza, dall’individuazione del progettista allo svolgimento delle pratiche amministrative, dalla scelta dell’impresa edile, dell’idraulico o dell’elettricista all'indicazione dei rivenditori più adeguati per l’acquisto dei materiali necessari. Il General Contractor si occuperà di coordinare le prestazioni dei vari artigiani chiamati ad eseguire i lavori e ne controllerà lo svolgimento, calendarizzando gli interventi e tenendo costantemente monitorata l’intera situazione sì da provvedere tempestivamente in caso di difformità rispetto al progetto o alle volontà del committente. Quindi l’assunzione dell’incarico da parte del General Contractor, oltre a sollevare il committente dallo stress della presenza in cantiere e delle infinite telefonate per raccordare tutto e tutti, garantisce una corretta realizzazione dell’opera non solo dal punto di vista strutturale ma anche amministrativo. Senza contare che le imprese che fanno parte della squadra formata dal General Contractor sono già state testate in precedenti esperienze lavorative affini a quelle richieste dal committente; quindi il General Contractor è anche sinonimo di affidabilità di coloro che rientrano nel suo staff. Naturalmente affidarsi ad un General Contractor comporta costi leggermente superiori; ma se ciò si rapporta alla fatica fisica, al tempo ed allo stress risparmiati quell’ulteriore minima spesa diventerà invece un guadagno, soprattutto in quei casi in cui il proprietario non sarebbe oggettivamente in grado di occuparsi di tutto da solo.